Arredare ufficio openspace

Come arredare un ufficio open space per renderlo perfetto

19 gennaio 2022

L’open space, tipologia di ufficio nata negli anni ’90 nella Silicon Valley ed esportata poi in tutto il mondo, rappresenta al giorno d’oggi un vero e proprio modello di lavoro. Spazi ampi, aperti e luminosi sono in grado di favorire la creatività e soprattutto la collaborazione fra colleghi e team operativi diversi. Si tratta senz’altro di un ambiente stimolante, che tuttavia potrebbe diventare caotico, rumoroso e trasformarsi in un luogo in cui la privacy è azzerata. Ma come arredare un ufficio open space in modo efficace?

Per evitare problemi e spiacevoli inconvenienti occorre scegliere i mobili giusti, sfruttare al meglio tutti gli spazi a disposizione. E organizzare le postazioni lavoro ufficio nella maniera più funzionale possibile, in modo da garantire sia il comfort che l’intimità di chi ci lavora quotidianamente.

Dividere open space scegliendo pannelli divisori e fonoassorbenti

I primi complementi d’arredo da scegliere per dividere open space sono senza dubbio i pannelli divisori. Essi permettono di ricavare delle zone più piccole, in grado di tutelare maggiormente la privacy.

Sono anche molto utili per isolare i rumori. Ne esistono di moltissimi tipi, ad esempio in legno oppure in plexiglass. Questi ultimi sono generalmente trasparenti e pur dividendo gli spazi non li chiudono alla vista rendendoli claustrofobici.

In alternativa si può optare anche per delle librerie o per degli armadietti, che oltre a suddividere gli ambienti avranno anche la funzione di archiviare documenti, faldoni e cancelleria. O ancora, le pareti divisorie manovrabili possono essere spostate in qualsiasi momento a seconda delle esigenze.

Tutti i mobili necessari per uffici open space

L’arredamento per l’ufficio open space non differisce molto da quello che si usa nelle postazioni “tradizionali”. Tuttavia, trattandosi di un ambiente condiviso, i mobili devono essere posizionati diversamente, in modo più consono e adeguato in base alla situazione.

1. Scrivanie operative. Oltre che ergonomia e flessibilità, devono assicurare il massimo comfort e ovviamente favorire la produttività. Infatti, sono pensate per chi lavora tutto il giorno davanti al computer. Naturalmente offrono anche lo spazio necessario per appoggiarvi documenti, fogli e altro materiale utile all’attività lavorativa. Negli open space si incontrano anche soluzioni continuative, dalle quali si ricavano diverse postazioni, ad esempio per i collaboratori di uno stesso team.

2. Sedie ergonomiche. Il fattore benessere va di pari passo con la comodità. È per questo che le sedute scelte devono garantire il miglior supporto alla schiena e a tutti i muscoli coinvolti, onde evitare dolori spiacevoli. Devono essere regolabili sia in altezza che in inclinazione, e lo stesso discorso vale anche per i braccioli. Le ruote, in particolare in un open space, sono fondamentali per consentire al lavoratore di spostarsi agevolmente.

3. Librerie, pareti attrezzate, strutture per l’archiviazione. I mobili contenitori o le librerie non solo hanno un gradevole impatto estetico, ma sono indispensabili in un ufficio poiché permettono di contenere e archiviare ordinatamente documenti, cartellette e cancelleria. Anche le pareti attrezzate con ripiani e mensole si prestano benissimo a questa funzione.

Naturalmente, in un open space non devono mancare gli accessori come orologi, quadri e piante, e nemmeno le poltrone, ideali ad esempio nelle sale d’aspetto. Ciò che conta è scegliere non solo complementi d’arredo funzionali e che garantiscano la massima produttività, ma anche in linea con l’identità e lo stile dell’azienda.