Calcolo portata scaffalature

Come eseguire il calcolo portata scaffalature, ecco le regole da seguire

16 febbraio 2022

Sono un requisito indispensabile per tantissimi contesti lavorativi. Non solo magazzini, ma anche industrie, aziende, fabbriche e negozi. Di scaffalature in acciaio inox ne esistono di diverse tipologie. Sono autentiche attrezzature da lavoro, ai sensi del D.Lgs. 81/08, che si differenziano in particolare a seconda del carico che possono sostenere. Quali sono quindi i parametri per eseguire il calcolo portata scaffalature e da dove partire?

Ogni modello di scaffalatura è caratterizzato da specifiche diverse. Tra queste, fondamentale è la portata massima. Per ciò che concerne le strutture a ripiani, deve essere obbligatoriamente evidenziata dall’azienda produttrice. Chiaramente, le indicazioni comunicate sono da ritenersi valide soltanto se gli scaffali sono stati montati correttamente, sono sottoposti a regolari ispezioni e non presentano difetti.

Ulteriore fattore da considerare è quello che riguarda l’esatta distribuzione dei carichi sui ripiani. Per evitare di abbassare il valore di portata massima delle scaffalature occorre sistemare i materiali in maniera ordinata e uniforme.

Come compiere il calcolo portata scaffalature metalliche

Ogni scaffalatura adibita ad uso professionale deve presentare la targa di portata. Deve essere fissata su un punto visibile ed indicare la serie, la portata delle spalle e del piano (uniformemente distribuita), l’anno di costruzione dello strumento, l’unità di carico, la quota del primo livello e il numero complessivo di livelli.

Per analizzare l’effettiva portata delle scaffalature occorre controllare il calcolo strutturale e valutare l’utilizzo che si farà dello strumento. Dopo aver fatto affidamento alla targa, bisogna suddividere il totale per il numero dei livelli presenti, di modo da conoscere la portata massima di ogni singolo ripiano.

Generalmente vengono indicate anche le distanze da rispettare fra le varie mensole. Più lontane sono e più diminuisce la portata della spalla (la componente che assicura la verticalità della scaffalatura), che a sua volta presenta un cartello coi massimali da non superare. Il calcolo portata scaffalature metalliche è un aspetto da non sottovalutare in nessuna occasione.

Per assicurare la massima resa, una delle soluzioni più utilizzate è quella di mettere i carichi più pesanti a terra e nei ripiani più bassi. Se il piano è a contatto con il terreno, il suo peso non è da includere nel conteggio totale della portata degli scaffali. Scenario che può presentarsi, ad esempio, con le scaffalature metalliche da magazzino.

Regole per la manutenzione e la cura delle scaffalature

Non c’è solo il calcolo portata scaffalature, l’importanza della manutenzione. Le scaffalature presenti nei magazzini devono assicurare nel corso del tempo elevati livelli di efficienza. Non solo, devono garantire la sicurezza di impiegati, utenti, datori di lavoro e clienti che la utilizzano. Per questo motivo è obbligatorio effettuare delle revisioni periodiche. In particolare, sono stabilite dalla normativa UNI-EN 15635. Hanno l’obiettivo di accertare il buono stato delle scaffalature, ma anche dei sistemi di stoccaggio delle merci in generale.

La norma impone che le verifiche siano effettuate da tecnici esperti, come minimo con cadenza annuale. A seguito dell’ispezione, deve essere rilasciato un resoconto con osservazioni ed eventuali interventi da eseguire per ridurre al minimo i rischi. Il documento costituisce la prova della regolare verifica. Deve essere conservato dall’azienda ed esibito in caso di controlli da parte dell’autorità competente.

Infine, l’impresa deve nominare ed istruire una persona responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio (PRSES). Si tratta di una figura interna al team aziendale e deve effettuare ispezioni visive (per esempio settimanalmente) e verifiche più approfondite per rilevare eventuali problemi.