La disposizione dei prodotti tra gli scaffali di un’attività commerciale, sia che si tratti di uno store d’abbigliamento, di una profumeria o di un supermercato, gioca un ruolo essenziale. Non si tratta, infatti, di una scelta casuale, bensì segue delle regole commerciali precise, volte ad influenzare l’opinione dei clienti. Ed è proprio su questo obiettivo che si basa lo Shelf Marketing, una delle numerose tecniche concepite per indirizzare gli acquisti dei consumatori. Ma come sfruttare tutte le sue potenzialità?
Shelf Marketing significato: perché questa tecnica è così importante
Lo Shelf Marketing non è altro che un insieme di tecniche usate nelle attività commerciali e nei negozi, con lo scopo di attirare l’attenzione degli acquirenti e spingerli all’acquisto. Il tutto, in un’ottica di incremento delle vendite. Non si tratta, dunque, solo di una questione di quantità, ma anche di qualità.
Questa particolare strategia di marketing suggerisce che, quando il layout e gli spazi di un punto vendita risultano efficaci e ben progettati, dovrebbe prolungare anche la permanenza dei consumatori. In questo modo, aumentano le possibilità che possano acquistare d’impulso ulteriori prodotti. È evidente, dunque, come il percorso obbligatorio all’interno del negozio giochi un ruolo di fondamentale importanza.
Le principali regole del marketing dello scaffale
Ma quali sono le strategie di marketing appositamente pensate per attirare l’attenzione dei consumatori? La prima regola è quella di curare meticolosamente l’immagine esteriore del negozio, a partire dall’ingresso e dalla vetrina. Ciò che i clienti vedono dall’esterno aiuta a farsi un’idea sulla tipologia di attività commerciale che hanno di fronte.
Nel caso di un negozio di gioielli, i prodotti in vetrina devono essere resi il più possibile appetibili per i consumatori. Il consiglio è quello di utilizzare delle scaffalature modulabili o delle vetrinette espositive, che devono essere immaginate come una vera e propria cornice in grado di valorizzarli.
A giocare un ruolo di primaria importanza, inoltre, è la disposizione degli spazi all’interno del negozio. In un supermercato, ad esempio, i reparti devono essere sapientemente distribuiti. Ma il medesimo discorso vale per un negozio d’abbigliamento: gli abiti da donna sono separati da quelli maschili, così come gli accessori sono lontani dai cappotti. In questo caso è necessario utilizzare stender, espositori e banchi vendita.
E per ciò che riguarda la sistemazione merce sugli scaffali? Ecco qualche consiglio finale
Passiamo ora all’interno del punto vendita e alla distribuzione dei prodotti. A prescindere da quale sia la tipologia di merce venduta, gli articoli più convenienti non sono mai collocati all’altezza degli occhi, bensì nei posti meno comodi da raggiungere. Al centro delle scaffalature a parete, invece, si collocano gli oggetti più costosi e dei brand più noti.
Un’altra regola che riguarda la disposizione della merce richiede che i prodotti legati tra di loro nell’utilizzo quotidiano vadano vicini. Un esempio? Il sapone e i bagnoschiuma, in una profumeria, sono accanto a spugne e pettini.
Insomma, possiamo concludere affermando che laddove deve avvenire una vendita nulla è mai lasciato al caso. Le tecniche dello Shelf Marketing sono molto semplici e sottili ma, allo stesso tempo, garantiscono grande efficacia.