Guida per la messa in sicurezza delle scaffalature

Guida per la messa in sicurezza delle scaffalature

8 gennaio 2020

Le normative che riguardano la messa in sicurezza delle scaffalature metalliche sono molte ed estremamente dettagliate ed approfondite. A differenza delle costruzioni fisse queste hanno caratteristiche di dimensioni e struttura che sono dovute ai profili e ai montanti perforati, necessari per la variabilità dei requisiti di stoccaggio delle merci.

Per questo motivo principale è importante spiegare le particolarità di queste costruzioni quando devono essere progettate in base alle regolamentazioni nazionali per gli edifici, per azioni sismiche, e delle singole specificità legate al territorio, che condizionano la lavorazione delle strutture di acciaio ordinarie.

Sicurezza strutturale in utilizzo

il decreto legislativo n. 626/94 prevede all’art. 6 prevede che il progettista rispetti i principi generali di prevenzione, per la sicurezza, e dei rischi che potrebbero derivare dagli urti alla struttura.

Tant’è che norme tecniche per le costruzione prevedono che si debba tenere conto degli urti alla struttura e che nel caso delle scaffalature, questi debbano essere quantificati a seconda della tipologia di mezzo utilizzato, carrelli o altri mezzi meccanici.

Parimenti, l’art. 4 del decreto legislativo n. 626/94 prevede che il datore di lavoro, nel caso delle scaffalature il datore di lavoro committente, individui e valuti ogni rischio connesso all’uso della scaffalatura, compresi pertanto i rischi connessi agli urti di qualunque natura che potrebbero verificarsi. Di fronte a questo quadro normativo è opportuno operare alcune distinzioni.

Il progettista, dovrà tener conto degli urti derivanti dalle normali operazioni di carico/scarico, ma in generale non potrà e non sarà obbligato a considerare gli urti accidentali derivanti da carrelli elevatori o altri mezzi meccanici, a meno che il committente non fornisca al proposito precise specifiche progettuali.

L’azienda committente sarà obbligata ad sottolineare eventuale rischi che potrebbero derivare da urti accidentali dei mezzi contro la scaffalatura, e di conseguenza mettere in pratica misure di prevenzione e protezione dettagliate. Come ad esempio l’installazione degli appositi paraurti protettivi.

L’uso sicuro della scaffalatura è regolamentato dalla norma CEN WI00344004 “Steel Static Storage Systems. Adjustable Pallet Racking. Guideline for Safe Use” (pr EN 15635) che ha lo scopo di indicare i mezzi per minimizzare i rischi e le conseguenze di operazioni non sicure compiute in relazione alle scaffalature, ad esempio interessandosi anche dei danni causati dagli urti di mezzi meccanici. I principali passi da seguire per realizzare un corretto uso delle scaffalature sono, secondo questa norma CEN, i seguenti.

Progettazione dell’installazione

Prevede la raccolta delle informazioni utili a progettare la struttura. Per esempio, verrà stabilito quale sia il sistema di movimentazione del materiale caricato sulla scaffalatura, specificando i requisiti delle eventuali protezioni e resistenza ad impatto.

Assemblaggio e installazione

Una delle parti essenziali nel progetto della scaffalatura, dove verranno considerate, tolleranze, deformazioni e giochi dei vari elementi, avendo come riferimento la norma CEN WI 00344003 “Steel Static Storage Systems. Adjustable Pallet Racking. Tolerances, Deformations and Clearances”.

Durante l’installazione invece l’attenzione principale è volte a slegare alcune problematiche principali, tra cui: 1) fissaggio al pavimento 2) piastre a contatto con il piano di appoggio della superficie, 3) Rispetto della composizione verticale della scaffalatura come previsto dalle istruzioni di montaggio fornite

Variazioni della configurazione dei carichi portati dalla scaffalatura

Nel caso venisse variata la modalità di carico prevista potrebbe essere compromessa la sicurezza strutturale delle stessa, e specialmente in caso di sovraccarico dei valori previsti in fase di progetto.

Per questo motivo qualunque variazione dell’entità dei carichi e/o della loro disposizione, ovvero della disposizione dei correnti, se non conforme alle previsioni di progetto, deve essere verificata dal progettista della scaffalatura o da un professionista esperto.

Queste considerazioni sono una sintesi di una serie di regolamentazioni dettagliate da normative molto precise ed articolate. Per approfondimenti è bene richiedere una consulenza specifica e richiedere affiancamento dei tecnici specializzati.