Normative per postazioni lavoro ufficio

Normativa postazione di lavoro: tutti i requisiti per l’ufficio perfetto

Categorie: Magazine e news Ufficio
23 febbraio 2022

Un ufficio a norma di legge deve rispettare determinati requisiti, che sono raccolti in particolare nel D.Lgs. 81/2008. Definisce le caratteristiche fisiche che deve avere lo spazio e delinea gli obblighi che il datore di lavoro è tenuto a rispettare. Non solo, l’allegato XVIII del medesimo decreto include anche le norme a cui deve essere conforme una postazione videoterminale, al fine di tutelare la salute di tutti i lavoratori che ogni giorno utilizzano il computer. Ma vediamo nei dettagli come si struttura un ufficio nel rispetto della normativa postazione di lavoro e gli altri riferimenti di settore.

Postazione di lavoro, il fulcro della produttività

Le scrivanie da ufficio rappresentano il punto nevralgico dei contesti lavorativi, in particolare nelle postazioni lavoro. È qui che l’impiegato passa la maggior parte del tempo. La normativa impone in questo caso delle specifiche misure da rispettare. L’altezza del piano (che sia essa fissa o regolabile) deve essere compresa tra 70 e 80 cm.

Deve consentire il movimento degli arti inferiori, nonché l’ingresso della seduta e degli eventuali braccioli. Il tavolo, poi, deve essere stabile e garantire lo spazio necessario per ospitare PC, tastiera, documenti e cancelleria. È bene che la superficie sia poco riflettente, di modo da non affaticare la vista. Naturalmente anche la profondità della scrivania deve assicurare un’adeguata distanza visiva dal computer.

Nelle postazioni videoterminali, inoltre, secondo la postazione di lavoro normativa, il monitor deve avere una buona risoluzione, deve essere orientabile ed esente da sfarfallamento. Tastiera e mouse devono essere situati sul medesimo livello ed essere opachi. Quanto all’illuminazione, le fonti di luce non devono provenire dalle spalle (causerebbero un fastidioso riflesso sullo schermo) ma dovrebbero essere poste in parallelo alla postazione.

Le sedute devono rispettare i principi dell’ergonomia

Anche le sedute devono essere conformi ala legge 81/08. Per l’ufficio, vanno selezionate esclusivamente sedie ergonomiche, che garantiscano il benessere dell’utilizzatore e non lo espongano ad inutili rischi per la salute.

In particolare, devono essere stabili, assicurare la totale libertà di movimento, nonché una posizione confortevole. Il sedile deve essere regolabile (sia in altezza che in inclinazione) e le dimensioni della seduta devono adattarsi alle caratteristiche fisiche della persona. Per ciò che riguarda i materiali, è meglio che siano impermeabili, traspiranti e facili da pulire.

Sono da preferire i modelli dotati di rotelle, in modo da agevolare gli spostamenti. In aggiunta, è possibile posizionare un poggiapiedi sotto la scrivania così da assumere una corretta posizione degli arti inferiori e favorire la circolazione sanguigna.

Ulteriori dettagli che non devono mancare in un ufficio a norma di legge

L’ambiente lavorativo deve rispettare alcuni canoni anche per quanto riguarda gli aspetti accessori della progettazione. Fondamentale è l’illuminazione. Secondo quanto stabilito dalla norma UNI EN 12464, deve essere compresa tra 300 e 500 lux, a seconda della luce naturale che il luogo riesce a ricevere. L’illuminazione artificiale deve avere un impianto idoneo, con punti luminosi distribuiti in tutte le aree.

Altro fattore importante, in ottica di normativa postazione di lavoro, riguarda l’aereazione. È necessaria, poiché va ad incidere sul microclima che si crea all’interno dell’ufficio. Se non è possibile gestire il circolo dell’aria in modo naturale è obbligatorio installare degli impianti meccanici, come stabilito dalla norma UNI 10339.

Quindi, garantire a dipendenti e collaboratori un ambiente di lavoro che rispetta i requisiti previsti dalla legge non è soltanto un obbligo, ma anche un dovere morale per un’azienda che mira a costruire il successo, preservando salute e benessere.