Quello della sostenibilità nell’arredamento industriale, al giorno d’oggi, è un tema sempre più importante e dibattuto. Sfruttando materiali green e rispettosi dell’ambiente, fonti di energia pulite e rinnovabili e articoli riciclati è possibile dare forma ad un contesto di lavoro funzionale, ottimizzato e del tutto sicuro per i dipendenti. Ma quali sono le regole da seguire per progettare un ambiente del genere? Passiamole subito in rassegna.
Arredamento industriale sostenibile: l’importanza della scelta dei materiali
Innanzitutto, per dare vita ad un ambiente di lavoro sostenibile, occorre partire dalla selezione dei materiali. Niente materie plastiche, sintetiche o derivate: bisogna prediligere articoli di origine naturale, come il legno, il bambù o la canapa. Il suggerimento, poi, è quello di puntare su prodotti locali e sui pezzi d’artigianato. Più questi vengono realizzati vicino a noi, minore sarà l’impatto ambientale.
Anche la riciclabilità è un fattore da tenere ben presente. Meno dannosi e più economici, gli arredi riciclati possono essere utilizzati per creare scaffalature, librerie, sedute, scrivanie operative e ulteriori arredi in stile industriale. Materie come legno e pietra, inoltre, possono essere sfruttate per rendere l’ambiente più caldo e accogliente.
Non solo. Progettare arredi industriali riciclabili, concepiti per essere facilmente smontati e riassemblati è un’altra importante considerazione per la sostenibilità. Sono infatti decisamente meno nocivi per l’ambiente rispetto a quelli che devono essere sostituiti e smaltiti. Un vantaggio non indifferente, che riduce i costi che le aziende devono sostenere.
Utilizzare fonti di energia rinnovabili per creare un ambiente sostenibile ed ottimizzato
Il solo utilizzo di materiali ecocompatibili, tuttavia, non è sufficiente. Per creare un ambiente sostenibile è necessario scegliere fonti di energia pulite e rinnovabili. Che cosa significa?
L’uso di pannelli solari per l’illuminazione e per il riscaldamento, ad esempio, può ridurre sia i costi energetici che le emissioni di CO2. E sempre in ottica di risparmio energetico, il consiglio è quello di sfruttare fonti rinnovabili come acqua e vento per alimentare i macchinari e le attrezzature industriali.
È evidente, dunque, che grazie alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni è possibile progettare un ambiente di lavoro ergonomico e allo stesso tempo sostenibile. Una strategia davvero efficace, che permette di risparmiare denaro e migliorare la qualità del contesto in cui si opera.
Senza dimenticare l’importanza della luce e dei colori nell’eco-design
In ambito di progettazione sostenibile, infine, è essenziale considerare anche l’utilizzo della luce e dei colori. Ad esempio, usare tinte chiare e naturali per le pareti e per il soffitto può contribuire a creare un ambiente di lavoro più confortevole e luminoso.
Per ciò che riguarda l’illuminazione, invece, oltre a cercare di sfruttare al massimo la luce naturale, è bene preferire soluzioni a basso consumo energetico, così da ridurre i costi per l’azienda. Le lampadine a LED si dimostrano l’opzione più adatta.
Il motivo è semplice, durano di più rispetto alle lampadine tradizionali, garantiscono una maggiore efficienza luminosa e, naturalmente, permettono un grande risparmio energetico. Una scelta quasi obbligata per le imprese che fanno della sostenibilità ambientale uno dei loro valori principali.